Ca fari cu ‘na vigna accussì nica. Mancu u vino pi casa to.
Immagino proprio così abbiano detto a Maria quando disse a casa che avrebbe voluto usare quel pezzetto di terra del nonno per produrre vino.
Eppoi, chi ni sai tu ri vinu?
Maria, Maria, Maria.
Maria Genovese da Barcellona Pozzo di Gotto. Una laurea in Scienze della Comunicazione in tasca insieme a tante belle speranze di conquistare il mondo. Papà architetto impegnato a Barcellona (Pozzo di Gotto eh!), nonno che si è fatto da solo andando a vendere i suoi limoni fino in Germania. Famiglia bene di Barcellona (sempre Pozzo di Gotto!). Troppo stretto per Maria e le sue belle speranze. Speranze di trovare una sua sistemazione nel mondo. Perché il mondo è tanto grande e la Sicilia troppo stretta per una come lei.
Sicilia
Bocale. Un soprannome, una storia di famiglia.
Papà posso andare a giocare a pallone nel pomeriggio?
No Vittorio, oggi c’è la vendemmia. Lo sai.
Papà Valentino lo dice con tono dolce ma deciso e Vittorio sa che non può ribattere: la vendemmia è il momento più importante per la sua famiglia. Non si può non esserci e dare una mano. Anche lui.
Ecco, la famiglia. Unita.
Siamo a Montefalco, in Umbria. La patria di quel gioiello che è il Sagrantino. È qui che trovo l’intera famiglia Valentini dell’azienda Bocale intenta a lavorare l’uva Trebbiano appena raccolta.
Il Podere dell’Etna segreta
È proprio vero, mai credere agli stereotipi, mai credere che ciò che si pensa non possa mai accadere. Perché alle volte, invece, accade.
L’Etna, Iddu, la Montagna, sovrasta tutta la Sicilia. È il luogo da dove tutto nasce e tutto può finire. Può donare la vita come può toglierla. Sulle sue pendici nascono paesi, vivono persone. La terra è nera per le continue colate. Il cielo da sereno può diventare cupo perché il vulcano emette fumo, lapilli, cenere. Custodisce in sé i minerali che dalle viscere della terra emergono e la rendono unica, speciale. Coltivare qui qualunque cosa è unico. Ma difficile. Difficile per le piogge di cenere che devastano ciò che incontrano. Difficile per i pendii scoscesi e poco riparati. Unico perché che la terra dona è ricco di qualcosa che solo qui si trova. I venti del mare poi portano il sale, quelli della montagna la freschezza.
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Piccole produzioni, gran contenuto e paesaggi unici da visitare
Nei miei itinerari DiVini ho avuto modo di parlare già in altre occasioni del Trentino e dell’Alto Adige, tuttavia vi avevo sempre suggerito delle realtà che si trovano a Ovest dell’Adige.
Oggi vi porto a est, o meglio su quella parte della Valdadige che è orograficamente a sinistra del fiume stesso.
Ci troviamo tra Trento e Bolzano nel territorio di Egna e di Ora e più precisamente nella frazione di Mazzon.
E’ qui che da ormai oltre 80 anni la famiglia Carlotto si impegna da tre generazioni con lavoro e passione nel settore viticolo.