Suggestioni di Vino

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Suggestioni di Vino è la rubrica che racconta le persone del vino. Della loro storia, dell’amore, della passione che inoculano nel vino. Perchè il vino è materia viva e le persone ne sono il nutrimento.

Le incursioni enoiche di Ivan Vellucci, ingegnere e manager per dovere, ma sopratutto Sommelier per passione e dedizione. Dirigente in una importante realtà del mondo automotive, Ivan racconta con passione e semplicità, territori e produttori d’eccezione.
WIA Ambassador, Ivan ci porta a conoscere realtà prima di tutto umane, dove il sorriso e l’ospitalità dei vignaioli sono lo specchio dei vini che producono. La rubrica Suggestioni di Vino, creata appositamente per lui, si arricchirà ogni settimana di suggestive esplorazioni e di scoperte enologiche, narrate con trasporto e partecipazione. Al lettore parrà di accompagnare Ivan in queste visite speciali e sarà stimolato a fare lo stesso: vivere il mondo del vino come un bambino, con lo stupore negli occhi e la magia nel bicchiere.
Seguiamolo in quest’avventura.

Mustilli, quando gli antenati ti guardano

Mustilli, quando gli antenati ti guardano

Passeggiando per le stanze delle antiche dimore, alle volte ci si imbatte nei ritratti di personaggi vissuti in epoche lontane. Pochi hanno la fortuna di avere sparsi per casa ritratti di antenati propri. In ogni caso, ci si sente scrutati, osservati. Financo giudicati. Spesso incutono timore perché ti guardano altezzosi dall’alto verso il basso. Ricordo bene questa sensazione quando andavo a casa dei miei nonni!

Giuseppe Floridia, il vino tra poesia e tecnologia

Giuseppe Floridia, il vino tra poesia e tecnologia

Il vino è poesia. Il vino è amore. Il vino è passione, sudore, preoccupazione, forza, tenacia. Il vino è vita.
E se fosse anche “tecnologia”? Non ho detto chimica. Ho detto “tecnologia”.
Giuseppe Floridia è un ingegnere elettronico e la Cantina Tuscania è sua. Cosa diavolo ci fa un ingegnere elettronico a produrre vino? Beh che c’entra, pure io che scrivo di vino sono ingegnere (aeronautico)!

Bastian Cuntrari, due ragazzi e la loro passione

Bastian Cuntrari, due ragazzi e la loro passione

Siamo sulle sponde delle Alpi che si affacciano sull’Adda. Qui sorgono i vigneti. Relegati da tempo, lontano dal fiume. Perché i terreni prossimi alle rive dovevano servire per le coltivazioni di prima necessità così che gli unici luoghi possibili per il vino diventavano i terrazzamenti. Difficili, impervi ma allo stesso tempo generosi grazie all’esposizione, alla composizione dei terreni, ai salti di temperatura tra giorno e notte.

Claudio Cipressi, il signore della Tintilia

Claudio Cipressi, il signore della Tintilia

Il Molise. Prima nemmeno c’era il Molise. C’erano gli Abruzzi, poi Abruzzo e Molise. Poi solo il Molise.

Quando a scuola studiavamo il Molise, quasi lo saltavamo. Si parlava della pastorizia, della transumanza. Nient’altro. Figuriamoci con il vino. Perché si fa pure il vino in Molise?
Chissà quante volte Claudio Cipressi da San Felice in Molise si sarà sentito fare questa domanda. E chissà quanti punti interrogativi avrà visto sulla faccia delle persone quando parlava della Tintilia. Tintilia? Alzi la mano chi, da non esperto di vino, sa che esiste un vitigno chiamato Tintilia.

Stefan Goldman e la Riserva del papà

Stefan Goldman e la Riserva del papà

Pietralta sorge nel nulla. Letteralmente nel nulla tra San Gimignano e Volterra. Un luogo accogliente. Un agriturismo che accoglie i propri ospiti alla vecchia maniera. Con la schiettezza e la cordialità di una volta. Convivialità e gioia di riunirsi intorno ad un tavolo per mangiare cose genuine e bere i vini del territorio.

Cantina La Stradina: da zero a cento, in cinque

Cantina La Stradina: da zero a cento, in cinque

Cosa possono avere in comune un elettricista, un Dirigente postale di filiale, un dipendente della Lavazza, un Amministratore Delegato di una azienda di imballaggi di cartone e un Fisico ricercatore universitario?
Magari appartenere ad una banda? Può essere. Di certo, l’amicizia, quella con la A maiuscola. Una amicizia che parte da quando si è bambini e che in un comune con poco più di 7000 abitanti come è Gattinara, si può fare. Perché si cresce insieme anche se poi si prendono strade diverse. Per quanto le radici, quelle, non si dimenticano. Sono quelle che ti fanno rimanere con l’anima ed il cuore legato alla tua terra. L’amicizia chiede di più: va coltivata. Come la terra, come le piante. Coltivata, accudita, gestita.

Don Ottorino

Don Ottorino, il professore della vigna

Dalla cattedra dell’università alla vigna il passo non è così breve. Sì certo, quando uno è ingegnere è preciso, metodico, attento ai processi sembra sulla strada giusta ma poi, all’atto pratico, la vita del vignaiolo è un “pochino” diversa. Anche perché cinquantaquattro anni passati a Pisa a studiare prima e a insegnare ai giovani aspiranti ingegneri dopo, non sono pochi. Ti segnano. Ti forgiano.
Eppure Ottorino, l’ingegner Ottorino, torna nella sua Calabria quando la vita gli sbatte con forza e prepotenza la porta in faccia, per ricominciare tutto. Per dare un nuovo senso alla sua esistenza. Lo fa con quella forza che solo un uomo della sua determinazione e cultura può avere. Non dimenticando, mai, sia le sue origini sia la sua formazione: ingegnere e calabrese a divinis insomma.

vigna su vulcano

L’Etna all’improvviso

Può capitare nella vita che qualcosa, qualcosa del quale non sai, non percepisci il valore, si materializzi così, all’improvviso. Cosa farne davvero non lo sai. È sempre stata li, l’hai vista da quando eri piccolo. Ma mai avresti pensato che un giorno potesse diventare tua.
Chi è stato sull’Etna, sulla Montagna che domina la Sicilia, su quel Dio che è placido e dormiente ma quando si sveglia sa farsi sentire, ecco, chi vi è stato ed è salito fino in cima, sa quanto il terreno sia brullo. Difficile. Impervio. Le colate laviche sono ovunque. Il paesaggio che si osserva, respira, tocca con mano, è lunare.
La terra non esiste oltre una certa altitudine. C’è “petra lavica”. Nera come la pece. Dura come solo la pietra lavica sa essere. 
Eppure qui, la vita c’è. 
Giacomo Foti ha ereditato una vecchia vigna di famiglia.

Pazzi per le bolle. Pazzi con le bolle

Pazzi per le bolle. Pazzi con le bolle

Cosa è il Genio? È fantasia, intuizione, colpo d’occhio e velocità d’esecuzione. E la Pazzia allora? Cosa se non un genio che va anche oltre?
Si deve essere giovani per essere geni e pensare al futuro? Oppure si può sempre coronare il proprio sogno?
Rosa è astigiana. Antonio pugliese. Una vita a lavorare, una vita a parlare di vino. Già solo parlare, assaggiare, divertirsi con il vino e tutto ciò che gli gira intorno. Un hobby meraviglioso. Ma niente di più.