Antonino Cannavacciuolo firma CONTRATTINO
L’aperitivo è un rito.
Mi sono convinto di questa semplice affermazione quando sono andato a lavorare a Torino.
Al sud l’aperitivo non era che qualche ciotola con olive o arachidi salate e se andava bene un bitterino. A Torino invece, nei meravigliosi caffè di Via Roma o di Piazza San Carlo, mi sono imbattuto in cocktail fantastici e cibo a profusione.
Una abitudine, quella dell’aperitivo, che ora ha preso piede in tutta Italia: non c’è bar che non offra taglieri e cocktail. A volte di dubbia qualità, altre molto interessanti.
Se si va indietro nel tempo si capisce però perché al nord e a Torino in particolare, l’aperitivo già dai primi del ‘900 è un rito di condivisione e di convivialità.
È proprio a Torino che nasce, nel 1796 il vermouth. Antonio Benedetto Carpano, rifacendosi ai vini speziati greci, addizionò il Moscato di Canelli con una serie di spezie lasciate a macerare. Con l’assenzio che non poteva mai mancare.
Sulla medesima scia alchemica nasce anche il bitter e da li in poi è un susseguirsi di cocktail e preparati.
L’Americano nasce come abbinamento di vermouth e bitter così come i Negroni lo imita aggiungendo il Gin.
Il nome Canelli è un nome che riecheggia sempre nei bicchieri per via di quel Moscato. Proprio a Canelli, la cantina Contratto crea negli anni 30 il Contratto Bitter e il Contratto Aperitif, veri apripista per una serie di aperitivi “ready to drink”: semplici da usare al bar come a casa.
Un po’ di sano orgoglio italiano che oggi vede la nascita di Contrattino Aperitivo Bitter che, in una elegante bottiglia in stile Art Déco da 20 cl riesce a regalare una gradevole sensazione rinfrescante e floreale. Con una gradazione alcolica di appena 5,5%,
Creato da Paolo Dalla Mora imprenditore già fondatore di Gin Engine, Vermouth & Bitter Strucchi e Sgrappa, Giorgio Rivetti, proprietario di Contratto e Luca Gargano, presidente di Velier. Una compagine di imprenditori di successo a cui da oggi si aggiunge lo chef Antonino Cannavacciuolo, che ha deciso di sposare un progetto che lo vede al suo debutto nel mondo del beverage.
Contrattino regala una percezione dolce ed equilibrata e una parte amaricante variegata, che si differenzia dalla classica genziana o artemisia di molti aperitivi. La sua parte floreale è piacevole e decisa, così da amplificare molto il bouquet aromatico. Il colore rosa è assolutamente naturale e gli è donato dal succo concentrato di carota nera.
Tutto questo mix porta ad una beva coinvolgente, dove un sorso chiama l’altro. Grazie all’ottima gestione del bilanciamento fra dolce, amaro e aromatico, il palato rimane sempre pulito e mai appesantito dalla parte zuccherina.
Contrattino è preparato con zucchero di canna biologico, aromi naturali di piante officinali e agrumi. La gradazione del 5,5% deriva da alcol biologico.
Si può anche mixare ma liscio e freddo senza ghiaccio è il modo migliore per apprezzarlo a pieno. Poi ci si può sbizzarrire in tanti modi!
ivan.vellucci@winetalesmagazine.com
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