26 Lug 2021
BlendNews

Notti magiche inseguendo un calice…

Mettici una serata di mezza estate, stranamente fresca, un europeo appena vinto e la conseguente voglia di brindare, una cornice capitolina mozzafiato come quella del giardino delle cascate del laghetto dell’Eur, una coppia di talentuosi chef, una ventina di vignaioli virtuosi, una dozzina di prodotti di tipici di estrema qualità ed ecco dipinto il quadro perfetto.

Quel meraviglioso quadro che rappresenta la nostra Italia nella sua voglia di ripartire, nella sua forza enogastronomica, nella sua capacità di stringere i denti e poi mostrare i muscoli…quei muscoli capaci di far andare al tappeto qualsiasi gigante, compresa la regina d’Inghilterra con i suoi sudditi.

Dopo questo lungo incipit eccoci qui a raccontarvi Vino per Roma edizione 2021, un evento organizzato da Excellence Italia per la prima volta, una manifestazione che si pone un grande obiettivo: far incontrare i grandi chef di Roma con il vino sostenibile.

Questo si legge nel claim della manifestazione, ma questo si percepisce anche all’interno dell’evento in ogni suo spazio espositivo…del resto sono questi i temi da affrontare per portare il vino di qualità sulle tavole di tutti, soprattutto delle nuove generazione da quella dei millennials in poi quel pubblico che crede sempre di più in un consumo responsabile e di qualità, nell’importanza della sostenibilità ambientale per realizzare qualsiasi prodotto e nella bellezza estetica come arma di seduzione culinaria e non…

L’evento appena concluso è andato in scena dal 13 al 17 luglio con un ottima affluenza di pubblico (in pieno rispetto delle regole covid ) cinque giorni con un programma denso di appuntamenti e sei diverse aree :

  1. MARKET

Una “strada” dedicata alle aziende espositrici per incontrare il pubblico e far apprezzare e degustare i prodotti.

  1. BIBENDA TASTING AREA

Uno spazio riservato alle degustazioni con l’obiettivo di introdurre i giovani alla cultura del vino ed un programma di lezioni pensate per avvicinare le persone alla scoperta del patrimonio ampelografico italiano.

  1. COOKING SHOW

Un’area dove gli chef più celebri della ristorazione romana si sono cimentati in abbinamenti cibo/vino estrosi e dissacranti.

  1. WINE X ABILITY

Massimo D’addezio talentuoso barman di «DRINKABLE – Berebeneovunque» ha eseguito una serie di show con l’intento di sancire il matrimonio tra il vino e il mondo. della miscelazione.

  1. RISTORANTI E TERRITORIO

I migliori chef di Roma hanno presentato i loro piatti di punta cercando di esaltare la cucina del territorio con innovazione e creatività.

  1. GREEN AREA

No non ci voleva solo il “green pass” per entrare, ma semplicemente un’area suggestivamente verde nel cuore di Roma con la cornice scenografica delle cascate, per un ricco palinsesto di talk che sono stati animati da professionisti del settore.

Ma adesso parliamo di Vino e di quello che abbiamo trovato all’interno della manifestazione.

Una selezione accurata di produttori, soprattutto territoriali, con una forte attenzione per la qualità, brilla in particolare la potenza del vitigno più prestigioso del Lazio ovvero il Cesanese rappresentato ampiamente da tante cantine presenti in diverse e personali interpretazioni, ci ha colpito in particolare quello dell’Avventura che già nel loro logo esprimono tutto “produttori di felicità” una storia romantica, come tante nel mondo del vino, quella di Stefano e Gabriella che hanno lasciato la loro carriera aziendale per coltivare il loro sogno. Da non perdere i loro Cesanesi superiori “Picchiatello” e “Amor” vini con una grande personalità, che si abbinano in modo perfetto ai piatti tradizionali della cucina laziale.

Vini dal bel rosso rubino con riflessi violacei, complessi al naso ed eleganti in bocca con tannini fini, sempre parlando di Cesanese interessante la proposta della Azienda Agricola Le Rose un appezzamento nella campagna di Velletri, una piccola tenuta di fronte al mare, situata tra le colline dei Castelli Romani, guidati da enologo coraggioso come Luca D’Attoma.

“Emma” con la sua etichetta colorata, è un cesanese con uve vendemmiate a mano, diraspatura soffice, macerazione per circa dieci giorni ed affinamento in tini di cemento e in parte in botti di legno. Dopo circa un anno, il vino viene assemblato e imbottigliato e lasciato affinare ancora per un altro anno.

Una visione moderna che spazia dalla malvasia puntinata al verdicchio, rappresentata dai muscoli di Benedetta Gracci che ci ha raccontato le qualità organolettiche dei vini di questa cantina.

Menzione speciale per La Salceta, incontrato tante volte oramai dal “Buongiorno in Vigna” di Clubhouse a cura di Clara Maria Iachini alla realtà, un grande produttore ed un eccellente oratore, se ti capita di parlare con Ettore Ciancico non smetteresti mai di ascoltarlo, riesce a rendere tutto romantico e al contempo semplice e pratico, i suoi vini lo rappresentano in pieno tutti rigorosamente biologici, Ettore non smette ma di Osare, proprio come il nome del suo rosato, nato per valorizzare in modo significativo il Cabernet Franc,  vendemmiato manualmente, con una cernita in campo, in anticipo rispetto all’ottima maturazione, per ottenere un buon grado di acidità. Merita indubbiamente una visita in cantina in Toscana lungo la via dei Setteponti, tra il torrente Agna, vicino al borgo di San Giustino, e l’antica strada etrusca e romana CassiaVetus.

Non possiamo non dedicare l’ultima dell’articolo ad un trend sempre più in crescita quello del vino naturale, rappresentato in questo evento da “La cattiva” ci trasferiamo in puglia in una meravigliosa masseria, questa cantina nasce da un gruppo di amici (ed ex-birrai) accomunati dalla passione verso il mondo delle fermentazioni ed il vino naturale.

Loro sperimentano, creano ed hanno coraggio ed intraprendenza che non possiamo non incoraggiare per il vino ha bisogno di storia ma anche di innovazione e di coraggio imprenditoriale, un look giovane e molto rock perché il vino alla fine è per tutti e di tutti.

In conclusione prendete nota di questo nome Serena Scarpel, questa ragazza ha talento e grinta da vendere, ha contribuito all’organizzazione di questa manifestazione…ma fidatevi di noi… ne sentiremo parlare molto, good job! Scorrendo in basso troverete l’intervista che gli abbiamo fatto al termine della serata con il contributo della giornalista Silvia Tocci che ringraziamo.

A Cura della redazione di WinetalesMagazine