15 Ago 2024
Vinodentro

L’ALTA LANGA sbarca a Roma

IL COSA E IL DOVE

Lo scorso 17 Giugno, il CONSORZIO ALTA LANGA ha organizzato, negli eleganti spazi di Palazzo Brancaccio a Roma, una giornata dedicata a quelle bollicine piemontesi che troppo spesso passano in secondo piano rispetto ai vini “fermi” della Regione e che noi spesso dimentichiamo essere il più antico Metodo Classico d’Italia.

3 Provincie, 149 Comuni, 400ha vitati, non meno di 250m/slm la quota degli impianti, oltre 90 Produttori, 160 Etichette, almeno 30 mesi di permanenza sui lieviti, questi i numeri dell’ALTA LANGA.

Nata come consorzio nel 2001 ottiene il riconoscimento della DOC nel 2002 e della DOCG nel 2011 (con retroattività fino alla 2008) vinifica esclusivamente Chardonnay e Pinot Nero in bianco o rosato, Brut o Dosaggio Zero che non esitano a rimarcare la minerale sapidità del Territorio e si sposano magnificamente con i piatti della cucina tradizionale piemontese, dagli Agnolotti del Plin al Tartufo d’Alba.

GLI ASSAGGI

A latere della masterclass di cui avete letto la settimana scorsa c’erano i banchi d’assaggio dietro i quali i Produttori (molti dei quali in presenza) presentavano le proprie eccellenze al numeroso pubblico di addetti del settore, stampa e semplici winelovers intervenuto all’Evento.

Davvero tanto da assaggiare, soprattutto per me che arrivavo da una mattinata dedicata ad un altro Eveno enoico.

Ho comunque ficcato il naso in un sacco di cose e, dal mio quaderno ho tirato fuori quella solita classifica che, stavolta, giudicherete come particolarmente severa.

Voi dategli comunque un’occhiata e…dite la Vostra.

IL PODIO

ALTA LANGA DOCG “FOR ENGLAND ROSÉ” PAS DOSÉ 2019, CONTRATTO: nasconde nel nome e in quell’etichetta che, come le altre, rimanda alla Belle Époque, la voglia di proporre a una Inghilterra che cercava vini meno dolci, non tanto una alternativa allo Champagne quanto un vino con una sua propria identità.

Decisamente minerale, lascia i piccoli frutti sullo sfondo dando più importanza a tostature mandorlate e freschezze più di melagrana che di agrume.

Sorso cremoso ma di decisa dinamicità, quasi irruento nel proporre il proprio carattere spiccatamente sapido.

Bello davvero!

Da bere ascoltando “ENGLISHMAN IN NEW YORK” di STING.

(88 Punti).

Un plauso va sicuramente a quel packaging così poco “sabaudo” e quasi irriverente.

Le etichette non passano certo inosservate, cercatele, troverete vini cui difficilmente saprete resistere.

ALTA LANGA DOCG BLANC DE NOIRS BRUT NATURE “570M” 2019 RISERVA, DELTETTO: naso complesso che regala emozioni di frutta secca e vegetali florealità, agrumate sensazioni e nuances tostate.

DestreggiateVi dunque tra arachidi e mughetti, cedro candito e scaglie di mandorle, sarà un bel viaggio sotto lo sguardo attento di una profonda, pirica mineralità.

Sorso di elegante equilibrio, ben giocato tra spallate di viva freschezza e affondi di sapida mineralità.

Da bere ascoltando “LIBERTANGO” di ASTOR PIAZZOLLA (nell’interpretazione di MARIO STEFANO PIETRODARCHI).

(A 90 Punti non ci arriva, ma 89 se li merita tutti).

ALTA LANGA DOCG PAS DOSÉ “ZERO SBOCCATURA TARDIVA 2018”, SERAFINO: pasticceria e frutto sono protagonisti!

Nocciole pralinate, cedro candito, sofficezze lievitate, agrume maturo e…una mineralità conchigliosa che…

Sorso affilato e verticale ma al contempo ampio e panoramico come quel mare che la profonda sapidità sembra evocare.

Tanta roba!

Da bere ascoltando “SHOUT” dei TEARS FOR FEARS.

(91 Punti).

AI PIEDI

ALTA LANGA DOCG BLANC DE BLANCS EXTRA BRUT “BERA BLANC” 2020, BERA: fiori bianchi e mandorle fresche precedono scorze di cedro, ananas (?) e pane cotto a legna.

Chiude lasciandoci respirare una mineralità che precede un sorso fresco, dinamico e verticale.

Gustoso, richiama sensazioni agrumate e lunghe memorie aromatiche che…me lo fanno immaginare Pas Dosé.

(86 Punti).

ALTA LANGA DOCG BRUT “BERA”, BERA: 70 parti di Chardonnay e 30 di Pinot Nero che dopo 60 mesi sui lieviti ci regalano un naso che sa di ghiaioni smossi scendendo dall’alpe.

Ampio il corredo di erbe aromatiche con la salvia in primo piano e chiusura dedicata a frutti che spaziano dal cedro a un ché di esotico.

Sorso di suadente cremosità, sicuramente fresco ma di spiccata, piccante sapidità minerale.

Davvero bello.

(87 Punti).

ALTA LANGA DOCG PAS DOSÉ MILLESIMATO 2020, CONTRATTO: Pinot Nero con un 20% di Chardonnay per un naso tutto pasticcere!

Ci trovate i lieviti appena sfornati, il cedro candito, un ché di miele, le mandorle tostate e pralinate…

E in bocca è cremoso e verticale.

Fresco, sapido, dritto e con una lunghezza che non conosce cedimenti.

Alla faccia dell’entry level!

(86 Punti).

ALTA LANGA DOCG BLANC DE BLANCS BRUT “FRANCESCO GALLIANO” 2020, BORGO MARAGLIANO: il naso apprezza sicuramente gli agrumi e le dolcezze pasticcere ma si stupisce per quel mix di balsamicità e sensazioni fumé che riempiono l’atmosfera di un ché di mistero.

Chiude ricordando fragranze di pane e frutta secca tostata introducendo un sorso di grande sostanza che l’affilata freschezza e la profonda sapidità rendono snello e dinamico.

Molto interessante.

(86 Punti).

E ORA?

Ora, con questo caldo, mi ci vorrebbe almeno una bottiglia di ALTA LANGA per rinfrescarmi le idee ma, nell’attesa, mi toccherà approfondire la conoscenza di qualche Azienda che m’ha particolarmente colpito e…aspettare l’Edizione 2025 di un Evento davvero interessante

Roberto Alloi

VINODENTRO