30 Apr 2022
Editoriale

Giudicare con Giudizio

Giudicare con Giudizio mi piace ragionare su questo tema nell’editoriale di Maggio, perché tante sono le riflessioni nuove o comunque non banali che è opportuno fare in questo momento che assiste a una rivoluzione necessaria, che segna l’ingresso in un’epoca storica nuova.

Viviamo mesi difficilissimi, che possono essere affrontati e, forse, superati con un cambio di passo: ancor di più con un cambio radicale di mentalità.

E allora pare opportuno fare riflessioni profonde, che ci portino ad interrogarci nuovamente sul significato del termine etica e sui valori profondi cui vogliamo fare riferimento, valori su cui vogliamo basare le nostre nuove vite e le nostre vecchie attività, attività che vanno però necessariamente rivoluzionate, ripensate appunto.

In questo frangente parlo, anzi scrivo, nella mia doppia natura di produttrice e di narratrice del mondo del vino.

Un mondo caro a molti, un universo che, in questi 3 anni malsani, ha dovuto modificarsi profondamente e in fretta per resistere e per adeguarsi alle nuove tendenze di consumo, ai nuovi strumenti per la comunicazione e la vendita. Se prima si andava veloci oggi si viaggia velocissimi, il mondo cambia sotto i nostri occhi continuamente e i cambiamenti, anche traumatici, che dobbiamo, dovremo affrontare sono solo dietro l’angolo.

Niente paura, oppure tanta paura, ma i nuovi mostri possono essere affrontati solo da supereroi e, possibilmente, insieme.

L’evento del mese di Aprile è stato sicuramente la due giorni dedicata a vini molto particolari che si sono messi in mostra e in degustazione a Sestri Levante per la kermesse organizzata, appunto insieme, da due donne con i loro due format: il Buongiorno in Vigna, di Clara Maria Iachini, penna sporadica di Wine Tales Magazine, e I vini del cuore  di Olga Maria Schiaffino. Due donne, non a caso, ma supportate da un vasto mondo che trovate raccontato in questa nell’associazione Ampelos.

L’unicità dei due format, ritrovata poi nell’evento, è stata bivalente: dare vita ad una community di produttori nel caso del Buongiorno In Vigna, creare una guida anti-guida per I Vini del Cuore. Il risultato è stato riunire in un unico luogo produttori anomali, se mi consentite questa definizione, e i nuovi comunicatori del vino, Wineblogger o utilizzatori seriali dei social. Ma non solo: sono state coinvolte l’intera cittadinanza e le associazioni del territorio, ognuno ha dato il suo contributo senza batter ciglio e senza battere cassa. Il concetto, in entrambi i format, è quello di partire dal basso per dare vita ad un nuovo approccio al nostro mondo. E’ un modo di proporre il vino che traguarda al di là delle logiche di servilismo e clientelismo che spesso hanno tenuti nascosti gioielli enologici e realtà vitivinicole poco avvezze a piegarsi agli interessi, più o meno nascosti, del sistema vino consolidato. E’ un approccio che va oltre la consuetudine, già da noi definita poco utile in un passato editoriale, di dare voti e giudizi quantificabili, o addirittura di stilare classifiche.

Una rivoluzione insomma: rivoluzione che in tanti aspettavamo.

Sospendere il giudizio non si può e non si deve. Ognuno di noi ha i suoi gusti e come tali vanno rispettati. Ma l’universo vino è così vasto e ampio che è in grado di soddisfare ragionevolmente ogni palato, ogni pulsione, ogni umore, ogni portafoglio.

Giudicare con giudizio allora, fuori da schemi desueti e consunti, per dare nuova linfa vitale ad un mondo che racchiude in sé un’infinita serie di approcci alla realtà e al mondo che ci circonda, approcci capaci di dare molte risposte alle necessità contemporanee.

Giudicare con senno significa giudicare secondo coscienza e avendo presente le conoscenze necessarie per farlo, ma farlo anche con animo leggero e cuore felice perché, diciamocelo, spenta la sete (e non è questo certo il problema) in fondo si beve per piacere e per gioia.

Torneremo sull’argomento con un decalogo dei giudizi inopportuni da lanciare senza criterio contro bottiglie ed etichette, ma in primis ricordiamoci, al di là dei 7 “dannati irrazionali secondi”  che servono per farsi la prima impressione di ogni cosa, che un giudizio costruttivo rende sempre tutti, chi lo fa così come chi lo accoglie, più ricchi e più consapevoli.