Cantina Bosco Sant’Agnese. Antonio, Angela e il rock in vigna

Girovagando per una di quelle manifestazioni di presentazione dei vini, vengo attratto da una coppia di vignaioli quasi fuori contesto. Lui alto, lei più minuta. Sorriso non troppo pronunciato. Entrambi emanavano una sensazione di appagata serenità. Mista alla insofferenza nel trovarsi forse dove non volevano essere. Sia durante quella occasione sia nella successiva, capisco il perché ma soprattutto vengo conquistato da Antonio e da sua moglie, “la titolare” come è Antonio stesso a definirla, Angela.

La Vernaccia di San Gimignano senza fronzoli: Azienda Agricola Il Lebbio

Senti. Io sono a comprare il pane. Te tu torna indietro, fai un po’ di curve in salita e quando arrivi a i sudicio, volta a sinistra e mi trovi li

Ecco, questo è Luciano dell’azienda agricola “Il Lebbio”

Cantina del Vesuvio: un piccolo lembo di paradiso

Quando penso al golfo di Napoli, mi risuonano in mente i versi di una meravigliosa canzone napoletana, “I’te vurrìa vasà”. Sarà la melodia struggente o il testo che narra della voglia di un uomo di baciare la sua donna che dorme profondamente ma che non vuole svegliare.

Come il Vesuvio che domina il golfo, il gigante buono che se ne sta lì, immobile, a dormire. Che tutti amano poiché giace su quel lembo di terra baciato da Dio. Così bello che Lucifero durante la discesa negli inferi, cacciato dal paradiso terrestre, se lo porta con sé. Così bello che il Cristo, addolorato nel riconoscere proprio quel pezzo di paradiso ormai perduto, piange lacrime divine. Le stesse lacrime che donano la vita alla pianta dalla quale si genera il vino vanto di questa zona, il Lacrima Christi.

I’ te vurria vasà…I’ te vurria vasà….

Cantina I Germani: l’equilibrio del tutto

Quando incontri una persona come Emanuele Congiu dell’azienda I Germani, ti rendi conto che esistono altri modi di raccontare le cose. La propria storia. Come l’entusiasmo, il sorriso, l’equilibrio raggiunto. Quasi come se non vi fosse bisogno di raccontare nulla perché ciò che c’è, ciò che intorno è, è perfetto così. In tale armonia che basta guardare. Far parlare la natura, far parlare i silenzi. Far parlare la terra. Non serve aggiungere futili parole perché stonerebbero all’interno di un naturale dipinto. Che varia ogni giorno nell’alternarsi delle stagioni. Una sorta di silente filosofia di vita che porta all’avere rispetto di ciò che ci circonda. Un rispetto che non richiede il vantarsi per qualcosa realizzata. Perché, in fondo, quel qualcosa è la natura che lo ha condotto fino a noi. Ciò che veramente conta è trattare la natura con rispetto. E amore.

Azienda Agricola Gian Piero Marrone. La vita, le storie, i ricordi, il vino

Una chiacchierata con Denise Marrone della Azienda Agricola Gian Piero Marrone.
Una donna energica e vitale. Di quelle che hanno l’argento vivo addosso. Esuberante, sorridente, piena di vitalità. Non gesticola. Non ha bisogno di movimenti particolari. Parla a raffica come se avesse necessità di trasmetterti qualcosa. Lo fa con ardore e partecipazione interrompendo l’interlocuzione solo per sorridere. Eppure, se la guardi da lontano, con la sua aria minuta, gli occhiali, la compostezza tutta piemontese, non immagineresti mai che ti troverai a parlare con un vulcano in eruzione.
Siamo a La Morra (CN) nel cuore delle Langhe. Patria di quei vini che il mondo ci invidia. Ma soprattutto il luogo dove vino e cibo trovano uno dei migliori connubi 

Barbara Violati, la terra e l’acqua

Si può amare una terra, la propria, in maniera viscerale. Così tanto da comprarla da chi non ne è interessato per preservare l’azienda di famiglia. Quella dei propri genitori. Quella di una vita. Sì, certo, puoi comprarla, per possederla. Come si può possedere un grattacielo nel Perù. Ma se poi il cuore va altrove insieme a tutto te stesso, la terra, comunque, rimane lì. Ad aspettarti. Silente. In attesa di qualcuno che la sappia far rivivere. Come meriterebbe. Come è giusto che sia.

Vitivinicola Iovino: ‘o mare, ‘o sole, ‘o vino

Tra mare e vulcani, attivi o spenti, da tempo immemore filari di viti sono qui posti a produrre gioielli dell’enologia campana quali la Falanghina e il Piedirosso (o come lo chiamano qui, per’e pallummo, piede di piccione). Dal 1994 protetti dalla DOC Campi Flegrei. Ne .fanno parte i comuni di Bacoli, Pozzuoli, Monte di Procida, Quarto, Marano e Procida.

Non sono molte le cantine. Terreno difficile. Condizioni difficili. Vitigni non immediati. Quando però ti imbatti in un personaggio come Antonio Iovino della cantina che porta il suo cognome insieme a quello del Monte Spina dove sorge (il nome intero è Azienda Vitivinicola Monte Spina di Iovino Antonio), tutto assume una prospettiva diversa.

Terre d’Aquesia: Tiziana, Vincenzo e tanta allegria

Quanti come me hanno passato i quaranta. Riformulo. Quanti come me hanno passato i cinquanta (così va meglio), ricorderanno una delle prime (o forse la prima e sicuramente più longeva) sitcom italiana più longeva in assoluto, Casa Vianello. In onda dal 1988 al 2007 ci ha mostrato le evoluzioni della coppia Sandra Mondaini e Raimondo Vianello. Lui, Raimondo, impeccabile professionista; lei, Sandra, padrona di casa fine ed esplosiva. Una meravigliosa coppia che ha fatto della semplicità, della schiettezza e soprattutto dell’ironia, una ragione di essere. Non so se la coppia Sandra e Raimondo fosse appassionata di vini, ma quella che ho incontrato io, oltre a ricordarmela per medesime caratteristiche, lo è senza dubbio.

Società Agricola Capriotti e la semplicità del Verdicchio

Quando mi capita di parlare con una persona ho spesso la tendenza a posizionarla all’interno di una cornice ben precisa: un film, un libro, una canzone. Una sorta di raffigurazione schematica per inquadrarla in un contesto più ampio. Come se qualcuno prima di me abbia avuto la genialità di rendere “personaggio”, protagonista o meno, quella persona. Spesso rido perché il ricordo va ad un personaggio comico. Altre volte rimango intrigato. Qualche volta mi rattristo. Può succedere poi di non avere un appiglio sicuro e rassicurante. Di non riuscire capire dove e come incasellare l’interlocutore. Forse capisco di non aver letto il libro o guardato il film o ascoltato la canzone con quel personaggio. Incontrando Mirko Capriotti della Società Agricola Capriotti la sensazione è di avere dinanzi qualcuno che ancora non ha trovato spazio nell’opera di un autore. Non fosse altro perché, quando pensi di inquadrarlo in un contesto, ti spiazza facendoti andare da tutt’altra parte.